Le variazioni unilaterali dei contratti vanno contestate. E diversi fornitori stanno procedendo al rimborso del maltolto. L’esperienza di Prosumer APS
Arrendersi alle ingiustizie non paga, in ogni caso. È questo è il messaggio positivo che Prosumer APS vuole diffondere attraverso l’attività che, quotidianamente, viene portata avanti, al fianco dei cittadini. Attività di sportello, “in trincea”, dove chi non sa come pagare una “bolletta” – conti oramai che arrivano tranquillamente anche a 2/300 euro nei bimestri non “freddi” – inevitabilmente ricorre. <<Il problema non è semplice – afferma la Presidente di Prosumer APS Giuseppina Forgione – e per questo abbiamo dovuto mettere in campo tutti gli strumenti possibili per essere efficaci e credibili.>>
Molte società di vendita dell’energia elettrica hanno apportato, nel corso degli ultimi mesi, variazioni unilaterali delle condizioni economiche dei contratti. Si tratta di aumenti importanti, in alcuni casi di vere e proprie speculazioni, con aumenti anche di +500% del prezzo contrattuale originario. <<Non potevamo rimanere immobili di fronte a questo sopruso – continua la Presidente – e se le Autorità di controllo si stanno muovendo, l’ordinamento attuale evidentemente non funziona: Chi avrebbe il potere di bloccare queste derive evidentemente è occupato a fare altro.>> Critiche per nulla velate a chi avrebbe potuto esercitare l’azione inibitoria e non l’ha fatto. Per l’effetto, ai Consumatori sono state applicate condizioni contrattuali peggiorative, che in diversi casi sono finite anche sotto la lente dell’Antitrust. I procedimenti però hanno una durata lunga, mentre le fatture arrivano agli utenti ogni mese. E la normativa attuale rende distacchi e abbassamenti di potenza molto semplici da parte delle compagnie di vendita (per tramite del distributore, NdA). <<Anche in questo ambito ci siamo mossi senza risparmiarci – sottolinea Forgione –. Perchè se è vero che ci siamo costituiti da soli 3 mesi, abbiamo da subito deciso di lanciare il cuore oltre l’ostacolo e far fronte alle richieste che ci venivano dai cittadini. Singolarmente lavoriamo da anni nel consumerismo, allo sportello. E’ una palestra di vita immensa: non si lascia nessuno indietro.>>
E i risultati non si sono fatti aspettare. Da Prosumer l’invito è chiaro: bisogna muoversi, e il fattore tempo è decisivo: Intervenendo da subito è possibile avere risposte veloci, e soprattutto evitare complicazioni dannose. Anche verificando la possibilità di cambiare fornitore o di uscire dal libero mercato – fino al 30/6 per le famiglie, od anche oltre per i “vulnerabili” – perchè gli stumenti ci sono e vanno usati tutti. L’invito diventa addirittura un appello quando si rappresenta che <<ci sono tantissime associazioni di Consumatori, e le più grandi sono anche finanziate con fondi pubblici: i cittadini possono rivolgersi agli sportelli e verificare assieme gli operatori il da farsi.>> Oltre alle riattivazioni, alle rateizzazioni, ai ricalcoli, alle ricostruzioni dei consumi, alle simulazioni contrattuali ed alle segnalazioni più disparate (dal cambio contatore non comunicato alle letture stimate sballate ad altro ancora), <<anche in tema contestazione della variazioni unilaterali dei contratti stiamo facendo la nostra parte>>. In questi giorni stanno arrivando i primi storni per i Soci che hanno avuto fiducia e si sono lanciati in questo nuovo progetto assieme ai fondatori. <<E’ bello vedere l’entusiasmo negli occhi delle persone. Basta poco per creare un “NOI”. A volte basta un “Dottore’, ce l’abbiamo fatta!” per dimenticare tutti i sacrifici.>>
Per un istante. Poi si riprende a combattere.
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